(Tegucigalpa 1921 - Città del Messico 2003) scrittore guatemalteco di lingua spagnola. Esule politico, si è stabilito in Messico dove è stato giornalista e poi editore. Autore di saggi, romanzi e scritti autobiografici, ha esordito con Opere complete e altri racconti (Obras completas y otros cuentos, 1959), racconti paradossali secondo la migliore tradizione del genere fantastico, che sono anche una lucida metafora della condizione latinoamericana. Tra le opere successive, La pecora nera e altre favole (La oveja negra y demás fábulas, 1969), i saggi Moto perpetuo (Movimiento perpetuo, 1972), La parola magica (La palabra magica, 1983), Viaggio al centro della favola (Viaje al centro de la fábula, 1990, nt), il romanzo Il resto è silenzio (Lo demás es silencio, 1978, satira della stupidità dell’intellettuale in cui viene sviluppato il tema dell’apocrifo attraverso la creazione di un eteronimo, il lettore di provincia Eduardo Torres), il racconto autobiografico I cercatori d’oro (Los buscadores de oro, 1993), Monterroso per se stesso (Monterroso por él mismo, 2003).